Tipologia di intervento:Restauro conservativo, riuso e musealizzazione della centrale di sollevamento acquedotto
Committente:Comune di Conegliano, Piave Servizi spa
Luogo:Conegliano, Treviso
Periodo:2021-2022
Gruppo di progettazione:arch. Susanna Maset, ing. Fiorenzo Carniel, ing. Sabina Mason, ing. Nicola Costa, arch. Loris De Grandi
Impresa:Lasa F.lli Nata srl, S.M. Service srl, Bassetto Impianti snc, G Montaggi, Fassa & P. srl
Crediti fotografici:Biblioteca Nazionale Austriaca di Vienna, arch. Loris De Grandi
Il progetto ha previsto il riuso e la musealizzazione della centrale di sollevamento dell’acquedotto di via Carpenè a Conegliano, risalente al 1910. I locali, di proprietà del Comune di Conegliano, sono stati infatti dati in concessione a Piave Servizi spa, ente gestore dell’acquedotto. È stata realizzata la valorizzazione del fabbricato attraverso il suo restauro conservativo e la sua rifunzionalizzazione mediante la collocazione degli uffici amministrativi dell’acquedotto della Città di Conegliano e il recupero di un’archeologia industriale che vanta pochi esempi così ben conservati sul territorio. Il piano terra ospita ora uffici e servizi, mentre nel piano sottotetto, che era inutilizzato, è stata ricavata una sala riunioni per convegni e un luogo di accoglienza per i visitatori, i quali possono avere una visione globale del locale macchine sottostante. Il progetto ha mantenuto la destinazione d’uso principale dell’edificio, quale centrale acquedotto, e ha riutilizzato gli attuali spazi di servizio come sede cittadina della società, fungendo da punto di riferimento per la principale funzione di “accoglienza” degli utenti, oltre che dei visitatori (amministratori, scuole, ospiti, ecc.). Il progetto ha valorizzato l’immobile storico mediante una “musealizzazione”, disponendo un percorso di visita dell’immobile e dell’impiantistica idraulica ed elettromeccanica storica ancora conservata all’interno dell’edificio. L’Amministrazione Comunale, in accordo con Piave Servizi spa, attraverso il restauro e la valorizzazione dell’immobile, ha aggiunto un importante tassello alla rivitalizzazione del quartiere, caratterizzato da molteplici esempi di archeologia industriale e della memoria del lavoro. Il progetto di restauro ha mantenuto le caratteristiche architettoniche originarie dell’edificio, coniugando gli spazi a disposizione con le nuove funzioni previste.
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